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Roberto Cipelli

Si avvicina al jazz nel 1975 quando, con il chitarrista Riccardo Bianchi, fonda il "Quartetto Jazz Cremona". Ha studiato sotto la guida di Franco D'Andrea.
Nel 1982 incontra il trombettista Paolo Fresu con il quale fonda un quintetto che ancora oggi è concertisticamente attivo con quasi trent’anni anni d'intensa attività in tutto il mondo, e unanimemente considerato dalla critica come uno dei gruppi di jazz più interessanti dell'ultima generazione.
Con diverse formazioni, alcune delle quali lo vedono come leader, ha al suo attivo più di settecento concerti e oltre cinquanta dischi.
Ha collaborato e collabora con molti tra i più rappresentativi musicisti italiani e stranieri (tra i più importanti Dave Liebman, Sheila Jordan, Tom Harrell, Steve Lacy, Airto Moreira, John Abercrombie, Gianluigi Trovesi, Bruno Tommaso, Tiziana Ghiglioni, Mariapia De Vito, Dieter Ilg, Billy Drummon...) sia in Italia che all'estero, (Germania, Spagna, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Svizzera, Turchia, Canada, Australia, Belgio, Slovenia, Austria, Lussemburgo, Portogallo, Azzorre, Africa, Brasile, Uruguay, Russia, India, Indonesia, Thailandia ….) spesso partecipando a trasmissioni radiofoniche e televisive.
Ha una corposa esperienza nel campo della didattica: ha insegnato presso il CPM (Centro Professione Musica) di Milano diretto da Franco Mussida. Dal 1996 al 2009 cura la cattedra di Jazz presso l’Istituto Musicale "C. Monteverdi " di Cremona. Dal 2005 al 2007 insegna Prassi esecutiva, Musica d’Insieme e Tecnica dell’improvvisazione presso il Conservatorio di Brescia e dal 2007 è titolare della cattedra di Jazz presso il Conservatorio “Bonporti” di Trento.
Il  passato prossimo è Kosmopolites, disco Blue Note a nome del Paolo Fresu Quintet, interamente dedicato alla musica di Roberto. Il presente è il progetto Ferré  di cui è stato edito l'album “F.” e che è stato portato in tour in Italia, Francia, Svizzera, Germania e Canada. Poi Billy Drummond e Sheila Jordan, una collaborazione che ha raggiunto livelli di intesa artistica, emotiva ed umana assoluti; infine il “Sansa Quartet” con Tracanna, Philippe Garcia e Dieter Ilg. Nel Dicembre 2009 incide un album in piano solo per la Blue Serge dal titolo “Stilita”.

Invito alla Danza

Amore per la Danza

diretta da Zorica Brajovic

 





Concordanze Cremona

 





Dancenter

diretto da Anna Soldi​

 





Il Laboratorio

diretto da Marianna Bufano e Chiara Servalli

 





On Stage

diretto da Laura Diomede​

 





RDB Blue Company

diretto da Linda Signorini​

 





Centro Danza Vitien

diretta da Renato Arisi

 





Dance Studio C

diretto da Carolyn Burnett

 





Danzarea Slapstick

diretto da Monica Farnè​

 





InDanza

diretto da Giada Orio​

 





Il Sorriso di Hathor

diretto da Enrica Lena​

 





Specchio Riflesso Danza

diretto da Giulia Toresani​

 





Timpetill

In occasione di PaSSAGGI Timpetill presenta "Uno scherzetto a Lupo Philippe", laboratorio per bambini liberamente ispirato al libro "I tre porcellini" di Steven Guarnaccia, dove i tre costruiscono le loro case  seguendo i progetti  di tre grandi architetti del '900..















La storia la conoscono tutti, ma qui saranno i tre porcellini ad anticipare il lupo... sapendo come va a finire  lo precedono e decidono di essere loro con un regalo ad andare a trovare lui, collezionista e inventore di oggetti di design famosi...Riusciranno in questo modo a farsi ricevere per rubare la sua ultima invenzione? Questa  potrebbe risolvere i loro problemi in futuro in caso di sue visite non gradite...​​

Civico 40

L' associazione culturale Civico 40 ama La bellezza in ogni sua forma: quella di una bella pagina come quella di una torta fatta con amore, quella di un onesto impegno e della creatività libera e serena. Civico 40 viaggia nella leggerezza, è piccola cosa e ne va fiera.Questa è in breve la finalità dell'associazione nata ad Asola (Mn) nel 2007 . In questi cinque anni Civico 40 ha operato in ambito culturale con eventi propri ( mostre, presentazioni di libri, produzioni teatrali...) ma anche in collaborazione con enti pubblici e privati. Civico 40 non mira a grandi eventi ma a "piccole cose" fatte con onestà.

Danzarea Slapstick

Fotografie di Tito Magri

Il Buio Avrà i Tuoi Occhi

coreografia: Monica Farnè 


Danza: Elisa Barbazza, Elisabetta Farnè, Anna Lazzarini, Anna Mantovani,  Jesus Prada, martina Rossetti, Elena Spada.


Progetto musicale di Monica Farnè su musiche di:  Sakamoto & Willits, Jóhann Jóhannsson, Max Richter, Demetrio Stratos, Alva Noto, Joan La Barbara, Chris Watson, Henry Purcell


Costumi: about me.
Scenografia realizzata da  Art&Art







“I nobili cuori, rovinan se stessi e fuggono il rimedio che più bramano” (Nahum Tate)



La storia d’amore e di passione tra la Regina Didone ed Enea, narrata da Virgilio nel quarto libro dell’Eneide, ha ispirato “Il buio avrà i tuoi occhi”, così come “Dido and Æneas” forse l’opera più celebre di Henry Purcell, grande compositore britannico, il più raffinato e originale dell’epoca barocca.
Didone ed Enea si incontrano, si innamorano, ma il disegno degli dei fa si che il loro destino sia segnato dall’inizio. La passione distruttiva di Didone, il furor che la anima e che la travolge, il dramma che lentamente la condurrà al suicidio, sono tutti elementi che delineano una figura femminile potente ma al tempo stesso malinconica, una donna che non è vittima dell’amore perduto, ma che prende in mano la propria vita decidendo liberamente di porle fine nel momento in cui capisce che il suo amore per Enea non potrà avere un futuro.

È l’alba. Didone vede la flotta allineata, biancheggiare le vele. Enea sta partendo.
Nel suo palazzo, è sola, Enea l'ha lasciata per sempre.
L’unico rimedio al suo lacerante dolore è la morte, e qui, come in una sorta di flashback, ripercorre gli istanti che hanno segnato il suo incontro con Enea: la tempesta che lo ha portato al suo cospetto, la passione amorosa, il furor e la follia che l’hanno travolta; non le resta che salutare la sorella Anna che l’aveva incoraggiata a lasciarsi andare all’amore, e trovare nel fuoco la fine alla sua disperazione. Lo stesso fuoco che simboleggia quella passione amorosa che le dee Giunone e Venere, dall’inizio della storia, avevano deciso di far ardere. Sulla sua tomba verranno sparse rose morbide e delicate come il suo cuore.

Nel sesto libro dell’Eneide Virgilio farà incontrare nuovamente Didone ed Enea nei campi del pianto, fra le anime dei suicidi per amore. Enea scorgerà Didone, che gli apparirà come un ombra, come la luna nuova che si incomincia a intravedere tra le nubi, avvolta dalla luce del cielo notturno. Enea vedrà la sua malinconica bellezza, ma lei si rifiuterà di guardarlo negli occhi.

L’amore di Enea e Didone cova la perdita, la sua sconfitta.
Il buio accende la fiamma, una fiamma che, avendo unito il cuore d’una donna e d’un uomo che si sono lasciati, è destinata a spegnersi.

Matteo Gubellini

Matteo Gubellini è nato a Bergamo nel 1972. Dopo il liceo artistico si diploma presso la Scuola del Fumetto di Milano.

È illustratore e autore di libri illustrati. Fra le sue pubblicazioni: Un vero leone (Bohem Press Italia), Che piacere, signor Babau! (Bohem Press Italia), La visita de los domingos (Oqo), Nel cimitero (Logos), Dancing (Logos), Buzzati (Logos), Nessuna differenza!? (Principi & Principi), etc...

Tra i riconoscimenti ottenuti: Primo Premio del concorso d’illustrazione Illustrissimi nel 2006; Primo Premio del concorso d’ illustrazione "Sulle ali delle farfalle" nella sezione 3/5 anni nel 2008; Primo Premio del concorso d’illustrazione "Strisce di jazz" nel 2011.

Tiene corsi d’illustrazione qua e là, laboratori e letture animate accompagnandosi con chitarra, libri e pupazzi. E’ cantautore e porta in giro il suo repertorio accompagnato dal suo gruppo.

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